Luoghi immaginari. Si può “progettare” una carta dei sogni? – IED Design – Esercitazione 2 – 2010-11

D – IED, Milano. Anno accademico 2010-2011

Cattedra di sociologia.
Esercitazione numero DUE.

Giovedì 7 aprile

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Luoghi immaginari. Si può “progettare” una carta dei sogni?

Sul piano individuale l’immaginario testimonia della soggettività degli individui ed esso appartiene alla singolarità delle storie personali

Lasciò alla sua assistente il compito di rispondere al telefono e chiudere lo studio. Era ansiosa di ritirare dal corniciaio sulla Mühle Gasse l’ultimo suo acquisto, un’incisione della fine del XVII secolo di La Carte du Tendre, un paese immaginario ispirato da Clélie, Histoire romaine di Madeleine de Scudéry, Saffo, come l’avevano soprannominata secondo la moda del tempo i suoi ammiratori, che accorrevano numerosi ai suoi sabati licenziosi. Era una rappresentazione topografica e allegorica delle differenti tappe della vita amorosa secondo le «preziose» dell’epoca. Helga si era innamorata di questa incisione fin dal primo momento che l’aveva vista nella vetrina di un antiquario sulla Brunn Gasse, vicino alla Predigerkirche. L’incisione era rozza, ma esprimeva un candore surreale sotto il quale aveva intravisto un’impronta anatomica che le evocava, stilizzata, la regione pelvica femminile. Una personificazione retorica del potere virginale di Eva in un tempo in cui tutti si rifiutavano di riconoscerlo…”.

Madeleine de Scudéry 1607-1701), Saffo, è una delle figure letterarie più importanti del diciassettesimo secolo. La Scudéry è l’autrice dei due più lunghi romanzi della letteratura francese, una sorta di trattato di anatomia amorosa in cui sono minuziosamente descritte le gelosie, le inquietudini, le impazienze, le gioie, i disgusti, le disperazioni, le rivolte, i furori dei sentimenti vissuti.

La Scudéry voleva essere amata follemente, ma con rispetto. Una contraddizione per i suoi tempi, che pensò di risolvere cercando un amante al posto di un marito, passando così per avida e licenziosa, mentre lei si riteneva audace.

Fu messa alla berlina da Molière in Les précieuses ridicules, che non capì il suo sogno di un paese ideale dove gli uomini devono trovare il cammino del cuore delle dame tra pericoli e prove di coraggio.

Tendre ha tre città e un fiume, Inclinazione, dove si gettono due affluenti, Stima e Riconoscenza. Le tre città stanno a fianco di questi tre fiumi. Per andare da Nouvelle-Amitié a Tendre-sur-Estime bisogna passare per il Grand-Esprit e i deliziosi villaggi di Beiversi, Bigliettigalanti, Bigliettidolci, circondati da boschi lussureggianti e da erbe officinali tra cui abbondano le stelline odorose, chiamate anche Waldmeister, le cui piantine venivano messe dalle donne impudiche a macerare nel vino bianco e le sue radici raccolte dalle vecchie signore per tingere di un rosso ineguagliabile la lana. Il fiume Inclinazione scorre su queste terre lentamente perché è domestico mentre il mare è pericoloso perché battuto dalle passioni. Quanto al lago chiamato Indifferenza rappresenta la noia.

Il successo di questo paese immaginario fu immediato, come una carta moschicida attirò l’attenzione di calvinisti, libertini e giansenisti a cominciare dall’abate d’Aubignac che creò a sua volta una Carte de Coquetterie…”.

Un raggio di sole illuminava la sua carta di Tendre, si stirò e sbadigliando si alzò dal letto. Il villaggio di Bigliettigalanti riluceva dietro il vetro della cornice. Le précieuses ridicules che si raccoglievano nel salotto di Catherine de Rambouillet amavano le arti e le lettere, ma fino a un certo punto. Fino a quando i rosoli bevuti non avevano fatto il loro corso e le giovani figlie de la meilleure naissance, gli occhi addolciti dall’alcol, non cominciavano a spegnere le candele e a sciogliersi i nastri dai capelli. François de Malerbe aveva anagrammato Catherine in Arthénice, un nome più adatto a suo giudizio per le sue mises blu. Un nome sotto l’influenza di Nettuno e protetto dai topazi, che arrecava una salute di ferro e amori fragili.”

(Tratto da, Le ragazze della Via Paal, 2009)

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L’obiettivo di questa esercitazione è di “visualizzare” uno dei luoghi della Carte du Tendre e, eventualmente, trasporlo nella modernità.

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Ogni gruppo può elaborare l’immagine di questa esercitazione con il mezzo espressivo che meglio ritiene opportuno, disegno, foto, fumetto, collage, video, rappresentazione elaborata per via elettronica.

L’elaborato dovrà essere consegnato in copia su dischetto, accompagnato da una breve relazione esplicativa. Non sono accettati altri supporti.

(N.B. – Cercare in rete altre “carte di Tendre” più dettagliate.)

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